L’impermanent loss è uno dei principali rischi in cui si può incorrere quando si fornisce liquidità in un DEX. Approfondiamolo!

DEX AMM vs Order Book

La prima cosa da sapere sull’impermanent loss è che questo riguarda i dex AMM.
La maggior parte degli exchange decentralizzati funziona in modo diverso rispetto agli exchange tradizionali: questi ultimi trovano il prezzo di un token in base all’order book, una lista di ordini di compravendita.

I dex più tradizionali della defi utilizzano invece un modello AMM (Automated Market Making) e funzionano attraverso le pool di liquidità, delle “piscine” in cui vengono depositati i token dai fornitori di liquidità. In una liquidity pool di un dex di questo tipo il prezzo del token viene trovato algoritmicamente attraverso delle formule, la più comune tra le quali è x*y=k, dove x è la quantità del token A, y la quantità del token B e k una certa costante.

L’incentivo che viene promesso ai fornitori di liquidità è una percentuale sulle commissioni generate dagli scambi sulla piattaforma per quella pool.

Impermanent loss

L’impermanent loss rappresenta la potenziale perdita di valore che potremmo sperimentare fornendo liquidità per due token in una pool su un DEX a causa della variazione di prezzo di uno dei token rispetto all’altro. Questa perdita viene calcolata confrontando il valore che avremmo ottenuto holdando semplicemente i token invece di fornire liquidità.

Questo fenomeno si presenta quando si fornisce liquidità in una pool e il valore relativo dei token depositati varia, con il tempo, rispetto al momento iniziale del deposito. Questa perdita è chiamata “impermanent” perché, in teoria, è reversibile se il prezzo dei token ritorna al livello iniziale quando si decide di ritirare la liquidità. Mentre diventerà “permanent” se si sceglie comunque di ritirarla.

È fondamentale capire che l’impermanent loss è dovuto alla variazione del prezzo relativa tra i due token all’interno della pool, e non al loro prezzo assoluto. Consideriamo ad esempio la pool ADA-IAG. Se ADA si apprezza rispetto a USD, non è detto che avremo impermanent loss: bisogna controllare anche cos’ha fatto IAG rispetto a USD.

L’entità dell’impermanent loss dipende dalla differenza di prezzo dei token nella pool rispetto a quando si sono depositati i token e sarà maggiore quanto più significativa è questa differenza. Questo rende importante considerare attentamente i rischi prima di impegnarsi nella fornitura di liquidità in un DEX.

Facciamo un esempio pratico: ADA-DJED

Prezzo iniziale: 1 ADA = 0.65 USD = 0.65 DJED

Immaginiamo che il prezzo di ADA sia 0.65 USD, quindi:

Ipotizziamo di depositare 1000 ADA e 650 DJED, ottenendo il 5% (valore inventato) della pool di liquidità, che conterrà in totale 20000 ADA e 13000 DJED.

Se la formula utilizzata dal dex è quella vista sopra, il prodotto tra le liquidità dei due token all’interno della pool deve rimanere costante: in questo caso k = 260M.

Nuovo prezzo: 1 ADA = 1 USD = 1 DJED

Adesso ipotizziamo che il prezzo di ADA salga a 1 USD, quindi 1 DJED.

I trader e chi fa arbitraggio utilizzeranno DJED per comprare ADA finchè il rapporto delle supply non rifletterà il nuovo prezzo di ADA. Con k ancora pari a 260M, la stessa pool conterrà ora 16124.5 ADA e 16124.5 DJED.

Se ritirassimo adesso i nostri asset riceveremo ancora il 5% della pool, ottenendo 806,2 ADA e 806,2 DJED.

Quindi?

Il valore dei token ritirati è di 1612,4 USD, mentre il valore iniziale era di 1300 USD: c’è stato un profitto di 312,4 USD grazie all’apprezzamento di ADA rispetto al dollaro, e quindi a DJED.

Tuttavia, se invece di fornire liquidità avessimo semplicemente holdato i nostri asset, ora avremmo 1000 ADA e 650 DJED, pari a 1650 USD.

Questi 38 USD di differenza sono proprio la perdita di un possibile guadagno causata dall’impermanent loss. Nonostante in questo esempio non sia una perdita così grande, è bene ricordare che l’impermanent loss può portare a perdite significative, incluso gran parte del deposito iniziale.

Ovviamente non abbiamo tenuto in considerazione il fatto che fornendo liquidità si guadagna dalle commissioni della pool, e in alcuni casi questo può compensare le perdite dovute all’impermanent loss. Questo è anche uno dei motivi per cui i DEX che cercano di attirare fornitori di liquidità mettono a disposizione degli APR molto alti per brevi periodi di tempo.

Come mitigare i rischi?

Abbiamo quindi capito che fornire liquidità può essere molto rischioso. Come fare per abbattere i rischi?

  • Una possibile strategia potrebbe essere quella di fornire liquidità in una pool di 2 stablecoin, in quanto la volatilità di un asset rispetto all’altro è pressocchè nulla.

  • Stesso discorso vale per una pool che utilizza 2 token uguali, per esempio iBTC e cBTB (nel caso ideale in cui il peg sia stabile).

  • Oppure ancora si può scegliere di utilizzare uno yield aggregator che reinvesta i profitti generati dalle commissioni della pool così da ridurre l’impatto dell’impermanent loss.

La cosa fondamentale è essere consapevoli del fatto che l’impermanent loss si verifica qualsiasi sia la variazione di prezzo degli asset all’interno della pool: che ADA scenda o salga rispetto a DJED, l’impermanent loss tiene in conto soltanto il rapporto di prezzo relativo al momento in cui abbiamo iniziato a fornire liquidità nella pool.

Fonti: