Dopo aver introdotto i concetti fondamentali dello staking nell’articolo Introduzione allo staking, possiamo ora discutere i quattro motivi per cui lo staking in Cardano è superiore a quello delle altre blockchain. Essi sono:

  1. Sicurezza
  2. Liquid Staking 
  3. Assenza di penalità o slashing
  4. Raccolta fondi ed investimento: Initial Stake Pool Offering (ISPO)

Sicurezza e Liquid Staking

In generale lo staking, sia esso su blockchain con protocollo PoS o su exchange centralizzato o decentralizzato, comporta sempre il cosiddetto token time locking (od anche lock up period), cioè l’obbligo di bloccare i token per un certo periodo di tempo. Sugli exchange per esempio i token devono essere bloccati per settimane o mesi. Su Binance per esempio vengono offerti piani di staking a base settimanale o mensile. Più lungo è il periodo di staking, più alto è l’APY.

Alcuni esempi di time locking sono: Polkadot 28 giorni, Solana 1 epoch (circa 2 giorni), Tezos 21 giorni. 

Cardano, a differenza della maggior parte delle blockchain PoS, non ha lock up period. I token nel wallet, anche se delegati, restano a completa disposizione del proprietario. Per questo motivo lo staking in Cardano viene chiamato liquid (liquido), poiché i token stessi non vengono bloccati e possono essere spesi immediatamente anche dopo aver completato il processo di staking.

Di seguito elenchiamo ulteriori vantaggi legati al liquid staking:

  • Massima sicurezza: i token, ovvero gli ada, anche se il wallet in cui sono contenuti è delegato, restano sempre in completo controllo del possessore, cioè il delegatore. 
  • Aggiungere o rimuovere (spendere) token durante lo staking è immediato e facilissimo. Per aumentare la quantità di ada delegati è sufficiente inviare i nuovi token al wallet delegato, essi verranno delegati automaticamente.
  • Compound: le ricompense prodotte dallo staking vengono automaticamente delegate

L’unico neo del liquid staking è legato ai tempi necessari a ricevere le prime ricompense. Se la maggior parte dei protocolli PoS paga le prime ricompense dopo poche ore/giorni, in cardano sono necessari tra i 16 ed i 21 giorni. Trascorso questo periodo iniziale, poi le ricompense verranno periodicamente distribuite ogni 5 giorni (epoch). Si noti che se si è delegato ad una pool per più di 21 giorni, cambiare pool a cui si delega non interrompe il flusso di ricompense, poiché così come le prime ricompense sono ritardate di 15/20 giorni, così lo sono anche le ultime. Quando infatti si interrompe il processo di delega, un delegatore continuerà a ricevere ada per altri 10/15 giorni circa.

Niente penalità o slashing

La corretta configurazione e manutenzione dei nodi validatori è critica per il corretto funzionamento della blockchain. Ciò è ancora più importante se pensiamo che in tutti i protocolli di tipo PoS, la generazione dei blocchi viene pubblicamente o segretamente assegnata ai nodi validatori. Ciò significa che, per un determinato intervallo temporale (che può essere poche ore, uno o più giorni), la blockchain assegna la generazione dei blocchi ai nodi validatori a prescindere dal fatto che siano essi funzionanti o meno. Un nodo validatore fuori uso a cui era stato assegnato un blocco, non genererà alcun blocco e per un piccolo intervallo di tempo la blockchain, a causa del malfunzionamento di uno nodo validatore, rallenterà.

Ciò non accade nelle chain di tipo PoW, poiché non vi è nessuna pre-assegnazione dei blocchi.

Data la criticità del ruolo rivestito dai nodi validatori nelle blockchain di tipo PoS, alcuni protocolli prevedono l’uso di penalità nel caso in cui alcuni nodi non performino entro certi parametri.

Alcune tra le penalità più importanti sono:

  1. Emissione di un doppio blocco con header diverso. Alcuni operatori configurano i propri nodi con più di un block producer. Questo è vietato poiché l’emissione di due blocchi validi ma diversi comportano un temporaneo fork all’interno della blockchain e potrebbero invalidare uno o più blocchi successivi, causando un significativo rallentamento della blockchain. Su Ethereum in questi casi pare venga applicata una delle penalità più severe e cioè la confisca della stake totale assegnata al node.
  2. Forking. Sempre nell’ambito del forking (che potrebbe costituire un attacco reale alla chain), un validatore potrebbe ricevere penalità nel caso in cui propaghi un nuovo blocco con un source o target diverso da quelli già consolidati ed accettati dal consenso. Si noti che uno scenario del genere potrebbe accadere anche in casi in cui vi sia un temporaneo partizionamento della blockchain o ritardi sulla rete. Insomma un validatore potrebbe essere penalizzato per colpe che non sono direttamente proprie.

In Cardano penalità e slashing sono completamente assenti. Sebbene si parli di introdurne in futuro, per ora non c’è ancora nulla di concreto. La blockchain ha una serie di meccanismi nativi per alleviare situazioni più critiche come l’indisponibilità permanente di un nodo validatore. Un esempio di situazione catastrofica è legata ad un operatore che perde le chiavi del nodo. Nel tempo il nodo andrà offline e le sue chiavi “scadranno”, questo farà in modo che il nodo smetta di validare e che i delegatori, vedendo le ricompense azzerarsi migreranno verso altri nodi.

La mancanza di penalità o slashing implica inoltre che gli ada delegati su cardano sono intoccabili. Su Ethereum per esempio, un delegatore può perdere una parte o la totalità di ETH se l’operatore subisce penalità o slashing. Su cardano la cosa peggiore che può accadere in caso di malfunzionamento di una stake pool è che non si ricevono ricompense, ma l’investimento iniziale delegato resta intoccato.

Raccolta fondi ed investimento

La miscela del protocollo PoS con il liquid staking, ha dato inoltre vita ad una nuova modalità di raccolta fondi o investimento (a seconda che uno sia un imprenditore od investitore) chiamata ISPO, cioè Initial Stake Pool Offering. Una ISPO è un meccanismo di micro-finanziamento che consente ad un team di imprenditori di lanciare la propria pool e riscattare tutte le ricompense dei delegatori, che in questo caso rivestono il ruolo di investitori nel progetto supportato dal team. I delegatori in cambio riceveranno attraverso un meccanismo di airdrop, il token associato al progetto supportato dal team.

Ciò è reso possibile dal fatto che una Stake Pool è caratterizzata da una serie di parametri che definiscono la ripartizione delle ricompense. In questo caso il parametro determinante è il cosiddetto variable fee (costi variabili). Le pool di una ISPO tipicamente hanno questo valore pari a 99%, cioè il 99% delle ricompense viene pagato all’operatore.

In pratica i delegatori di una ISPO scambiano le loro ricompense per il token del progetto che supportano ed il team che ha lanciato la ISPO puo` utilizzare le ricompense raccolte per supportare le spese del team.

La semplicità ed intrinseca sicurezza del processo di staking su Cardano, hanno dato vita ad una serie di ISPO di grandissimo successo. Qui di seguito una serie di ISPO lanciate in passato e tutte terminate per evitare che questa lista venga scambiata come consiglio finanziario: 

Vi sono inoltre vere e proprie aziende che hanno lanciato ISPO as a service, un esempio è Genius Yeld

Il processo di staking negli anni ha dato vita ad innovative dinamiche di investimento e sicuramente ve ne sono tante altre ancora da scoprire. L’intrinseca sicurezza dello staking consente inoltre ai delegatori di partecipare ad investimenti dove il capitale a rischio non è quello detenuto ma sono solo le piccole periodiche ricompense da maturare. Se un progetto dovesse rivelarsi fraudolento è sufficiente spostare la delega ad una normale community pool che consentirà di riprendere a guadagnare normalmente le ricompense.

Con le ISPO volgiamo al termine di questo lungo ma importante articolo, se hai domande non esitare a chiedere nei commenti o su twitter scrivendo a @GiovanniCripto .