Hai appena comprato ADA e vorresti creare un tuo portafoglio Cardano ma non sai quale dei tanti scegliere? Questo articolo fa proprio al caso tuo!
Iniziamo con il comprendere cos’è un portafoglio cripto e come funziona.
Passiamo poi all’analisi dei diversi tipi di portafogli disponibili per comprendere le loro differenze.
Infine, in base alle nostre necessità nell’utilizzo dell’ecosistema, identifichiamo il portafoglio Cardano più adatto a noi.
Un po’ di nozioni di base:
Che cos’è un portafoglio cripto?
I portafogli cripto, o crypto-wallet, sono strumenti necessari a gestire in modo sicuro le criptovalute: attraverso un portafoglio possiamo infatti inviarle, riceverle e conservarle. Permettono di visualizzare facilmente il saldo e di tener traccia di tutte le transazioni effettuate.
Ci può sembrare quindi che un portafoglio cripto funzioni come un portafoglio tradizionale.
In realtà non è così! Il wallet infatti non contiene le nostre criptovalute nè fisicamente nè digitalmente: queste sono conservate come informazioni digitali sulla blockchain e sono associate a degli indirizzi.
Ad ogni indirizzo corrisponde una chiave pubblica, che serve a dimostrare l’autenticità delle cripto al suo interno, e una chiave privata. Quest’ultima è molto importante e apre l’indirizzo per poter accedere alle cripto che contiene.
La chiave privata è molto simile ad una password: soltanto chi la possiede può dimostrare di essere il vero proprietario dell’indirizzo e quindi accedervi: per questo è fondamentale tenerla segreta e non dimenticarla.
La chiave privata è però molto difficile da gestire essendo una lunga stringa di lettere e cifre.
Nel tempo quindi è stato inventato un modo per semplificarne la gestione attraverso il cosiddetto mnemonic detto anche seed phrase o recovery phrase. La seed phrase altro non è che una frase (di 14 o 24 parole nel caso di Cardano), che permette di recuperare l’insieme di chiavi associate all’indirizzo. Semplicemente ricordando questa serie di parole invece che una lunga stringa allfanumerica siamo in grado di dimostrare che siamo noi i veri proprietari di un indirizzo.
In definitiva, un portafoglio cripto è un dispositivo fisico o un programma informatico che permette di gestire in modo semplice le chiavi crittografiche così da poter accedere alle criptovalute conservate sulla blockchain.
Quali tipi di portafogli esistono?
Esistono varie tipologie di portafogli cripto che si distinguono in base a:
- delega delle chiavi: un portafoglio si definisce custodial se la gestione delle chiavi è affidata a terzi, per esempio quando compriamo delle cripto su un Exchange e le lasciamo lì. Le chiavi di quel portafoglio non sono nostre, per questo nasce il motto “Not your keys, not your crypto” (Se non hai tu le chiavi, non sono le tue cripto”). Nonostante la comodità, la soluzione custodial è molto rischiosa e non ci consente di partecipare attivamente all’ecosistema DeFi delle varie cripto che possediamo.
Un portafoglio non-custodial è invece creato direttamente da noi: le chiavi private sono solo in nostro possesso e solo noi avremo accesso al contenuto del portafoglio. Questa è la soluzione più sicura e completa, in quanto ci rende possibile la partecipazione al mondo DeFi o al semplice staking.
- connessione ad internet: il portafoglio può essere online (Hot wallet) oppure offline (Cold wallet). Gli Hot wallet sono software che permettono di eseguire transazioni in modo facile e veloce in quanto già connessi ad internet. Per fare trasferimenti da portafogli offline, invece, dobbiamo prima approvare la transazione dal dispositivo e poi passare da un hot wallet che trasmette la transazione nella rete. Ovviamente l’ultima soluzione è quella più sicura – perchè le chiavi sono offline – ma è anche quella più lenta.
- dispositivo o programma utilizzato: Hardware, Software o Paper Wallet.
I portafogli Hardware (tra i più famosi ci sono Ledger e Trezor) sono dei dispositivi fisici molto simili a chiavette USB che conservano le chiavi private. I software wallet sono invece programmi per smartphone o computer oppure estensioni per browser. I paper wallet sono invece dei fogli di carta su cui sono stampate le chiavi e l’indirizzo.
I portafogli di Cardano
Tutto chiaro? Bene, allora procediamo con la panoramica dei vari wallet principali di Cardano.
Prima però è giusto fare una premessa: non c’è un wallet migliore di un altro. Semplicemente dobbiamo trovare quello che più si adatta alle nostre esigenze e che è compatibile con la nostra attività sulla blockchain. Importante anche ricordare che possiamo detenere più wallet per scopi diversi!
Web wallet per iniziare
Per prendere confidenza con l’ecosistema, con i trasferimenti da e verso CEX, con lo staking e magari anche qualche piccola operazione in DeFi, Cardano ha a disposizione una serie di portafogli web e mobile molto semplici da usare.
Possiamo partire da Nami Wallet: veloce, intuitivo e con la sua interfaccia pulita e minimale renderà il percorso di familiarizzazione con un wallet non custodial molto semplice.
Ecco qui una guida per installare l’estensione di Nami e configurare un nuovo wallet.
Altri wallet con un’interfaccia molto user friendly sono GeroWallet, Typhon, Lace – lanciato da poco – e Yoroi.
Una volta trasferiti degli ADA sul nostro nuovo portafoglio vorremo sicuramente metterli in staking per guadagnare nuovi ADA ogni 5 giorni. Per scoprire come farlo abbiamo scritto una guida sullo staking qui.
Mobile wallet: per essere sempre sul pezzo
Sei fuori casa e non hai il PC a disposizione? Niente panico, arrivano in tuo aiuto le app per smartphone di Eternl (IOS e Android), Vespr (IOS e Android) e GeroWallet (IOS e Android).
Anche di questi wallet scriveremo un articolo apposito per guidarvi alla loro installazione.
Portafogli per operazioni quotidiane in DeFi da PC
Nonostante i mobile wallet siano comodissimi, questi sono esposti a rischi maggiori proprio per il dispositivo sul quale sono installati. Per questo motivo è meglio utilizzare dei web wallet ad hoc per le operazioni quotidiane in DeFi. Nami va benissimo, ma se cerchiamo un wallet più completo e con impostazioni avanzate allora Eternl è proprio quello che fa al caso nostro.
Eternl è un wallet molto più complesso, con una serie infinita di funzionalità e uscirà prossimamente un articolo per la sua installazione e un suo approfondimento.
Daedalus wallet per scaricare l’intera blockchain
Daedalus è sì un portafoglio, ma anche un vero e proprio nodo completo. Ciò significa che, a differenza dei portafogli light come quelli discussi in precedenza, Daedalus scarica una copia completa della blockchain di Cardano e convalida in modo indipendente ogni transazione.
In questo modo si ottiene la massima sicurezza senza doversi appoggiare a terze parti, a scapito della velocità di esecuzione del programma.
Wallet per conservare ADA a lungo termine
Se vogliamo dormire sonni tranquilli mentre i nostri ADA in staking generano ricompense ogni 5 giorni allora la soluzione migliore è sicuramente un portafoglio Hardware & Cold, come per esempio un Ledger – vanno bene sia il Nano S, Nano S Plus che Nano X – o un Trezor modello T.
Questi dispositivi fisici sono l’ideale per un holder in quanto offline: anche se un hacker riuscisse a prendere il controllo del nostro computer, non sarebbe in grado di spostare le criptovalute al di fuori del portafoglio perché la conferma finale del trasferimento può essere effettuata solo utilizzando il dispositivo fisico.
Inoltre questi dispositivi sono multi-asset, nel senso che permettono di conservare al loro interno le coin di tante blockchain diverse. Quindi se detieni diverse cripto puoi conservarle tutte all’interno di un unico dispositivo. Molto comodo!
Conclusioni
Come abbiamo potuto osservare possiamo detenere ADA su tantissimi portafogli diversi, ognuno adatto ad esigenze particolari. E tu quale usi? Hai un tuo preferito? Faccelo sapere nei commenti e se hai dubbi o domande non esitare a chiedere!
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